santarosalia_sara_cappelloRiceviamo e volentieri pubblichiamo un articolo di Sara Cappello, stimata cantante di musica popolare siciliana tratto dal suo sito La Musica del Sole. 

I Triunfi sono tra le forme sonore della devozione popolare, il repertorio poetico-musicale di maggiore interesse e rilevanza; tra i modi di divulgazione dei culti, importante era l’apporto della poesia popolare largamente utilizzata presso le classi del popolo, e ad essa si rifaceva il repertorio dei Triunfisti.

I Triunfi composti da canti e suoni ballabili, sunati a complimento, con particolari interludi di violino, che inframmezzano le strofe dai diversi cambi di tonalità, contenevano le storie sacre che venivano fatte in onore ed in ringraziamento per grazia ricevuta, di un Santo, della Vergine, o di Cristo.

Venivano eseguiti durante la festa ricorrente, per devozione, da un gruppo di suonatori; anticamente erano gli Orbi, più recentemente gruppi di due o tre suonatori, del popolo, che in casa, per strada, davanti ad un’edicola addobbata, o davanti ad un altarino con l’immagine del Santo, o davanti la porta di casa del devoto che chiama ad eseguire il trionfo, suonano il violino, la chitarra, a cui recentemente si è unita la fisarmonica e il mandolino, ricevendo in cambio del denaro. Il triunfo inizia con un brano allegro, poi racconta la vita del Santo, e si conclude con la sunata a complimento, e l’abballu di li Virgini.

Anche in questo caso il devoto offre ai suonatori ed ai presenti, vino, dolci, favi a cunigghiu.

triunfu_rosalia_cappelloTRIUNFU DI S. RUSULIA

Una parte consistente del repertorio degli Orbi, arrivato fino ai giorni nostri, è costituita dal Triunfu di Santa Rusulia, una forma rituale che scaturisce da sentimenti di gratitudine del popolo di Palermo, per grazia ricevuta, e che inizia con un preludio musicale molto vivace, seguito dalla narrazione della storia della vita di Santa Rosalia; la chiamata divina, la città sconvolta dalla peste, il miracolo della guarigione dal flagello, sono i quadri che vengono cantati; il triunfu si conclude con l’Abballu di li Virgini, una o più sunati a cumplimentu.

Rusulia santa Vergini amurusa
Gigghiu addivatu fusti all’acqui puri
La discinnenza tua fù priziusa
Di Carlo Magno Re imperaturi

Pi essiri a Diu la cilesti spusa
Di ncelu nterra ci detti st’onuri
Apposta nta stu munnu fù mannata
Pi essiri di Palermu l’avvocata

Essennu la Sicilia turmintata
D’indigni manigoldi e saracini
La santa liggi vineva discacciata
di chisti barbari indigni er assassini…

…sennu nata Santa Rusulia
triunfu fici la corti riali
tuttu lu populu gran festa ci facia
pi li biddizzi, nun c’eranu l’iguali

la matri assai la figghia stimava
la santa liggi ci misi a mparari
e la mparava cu n’affettu piu
e la Virginedda misi ad amari a Diu…etc…

….un certu jornu vosi pittinari
la cammarera a Santa Rusulia
di perli e gioie la misi a ntricciari
na li so beddi capiddi c’havia

ma pi cchiù megghiu falla ncapricciari
ccà c’è lu specchiu guardati ci dicia
mentri a lu specchiu si guardava fissu
ci accumpariu Gesù Crocifissu….etc…

Rosalia santa Vergine amorosa,
giglio sei stata, allevata alle acque pure
la tua discendenza fù preziosa,
da Carlo Magno, Re ed Imperatore..

per essere di Dio celeste sposa
dal cielo in terra le fù dato l’onore,
apposta in questo mondo fù mandata,
per essere di Palermo l’avvocata…

essendo la Sicilia tormentata
da indegni manigoldi e saraceni
la santa legge veniva disprezzata
da questi barbari indegni ed assassini…

essendo nata Santa Rosalia,
trionfo tenne la corte reale
tutto il popolo faceva festa
per la sua bellezza che non aveva uguali

la madre assai stimava la figlia
e la santa legge cominciò ad insegnarle
gliela insegnava con pio affetto
e la Verginella cominciò ad amare Dio…

Un certo giorno volle la cameriera
pettinare Santa Rosalia,
di perle e gioie mise ad intrecciare
quei bei capelli che lei aveva

Ma per meglio farla scapricciare,
– qui c’e’ lo specchio, guardati…-diceva…
mentre allo specchio si guardava fisso
le comparve Gesù Crocifisso…etc…

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