L’ARTE DEL ‘900

Aperta nel 1986, la Civica Galleria d’Arte Moderna di Monreale vanta oggi un patrimonio di dipinti di tutto rispetto, opera di autori che sono entrati ormai a pieno titolo nella storia dell’arte italiana come Renato Guttuso e De Chirico. La sua fondazione si deve alla generosa donazione di quadri effettuata dalla pittrice Eleonora Posabella, titolare di una galleria romana, che, in tal modo, ha voluto onorare la memoria di un illustre monrealese, Giuseppe Sciortino, poeta, scrittore e critico d’arte, direttore artistico della stessa galleria dal 1954. La collezione si è ampliata con la donazione di 265 dipinti di artisti italiani da parte del pittore Franco Nocera sicché il museo possiede circa seicento opere d’arte. L’arte, d’altronde, è di casa a Monreale. C’è, infatti, l’Istituto d’arte per il mosaico,i cui allievi sono gli ambasciatori dell’artigianato artistico musivo famoso in tutto il mondo.

L’OPERA DEI PUPI

A Monreale è attivo un puparo, Enzo Rossi, allievo del grande Peppino Celano. Cultore e conoscitore dell’epopea celebrata nell’opera dei pupi, Rossi mette in scena i poemi epico-cavallereschi, nei quali recita lui stesso, nel teatro dell’Opera dei Pupi di Onofrio Sanicola in via B. D’Acquisto.

La sua bottega di via Termini, dove costruisce pupi per il teatro e per gli amatori, è un monumento vivente alla cultura popolare, uno scrigno che custodisce un patrimonio culturale di valore inestimabile.

IL NATALE

La fede è elemento fortemente caratterizzante nella comunità monrealese. A Natale i pastori attraversano il paese suonando le ciaramelle, gli arcaici strumenti rurali, omologhi delle cornamuse e delle zampogne, realizzate con otre d’agnello e boccagli di legno di faggio.

Il suono toccante e le melodie cantilenanti che recitano, salmodiando le novene davanti alle chiese, sono uno spettacolo emozionante per tutti.

IL SS. CROCIFISSO

La festa del SS. Crocifìsso, che i monrealesi chiamano affettuosamente patruzzu amurusu si svolge il 3 di maggio con grande concorso di popolo. Momenti culminanti sono l’uscita del Crocifisso dalla Chiesa della Collegiata e la processione, che procede per tutto il centro storico. La settimana precedente la processione, nella chiesa che ospita il simulacro vengono eseguiti canti di particolare intensità emotiva, accompagnati dal suono di uno stupendo organo. vedi articolo su Panormus>

L’ABBAZIA DI SAN MARTINO

L’abbazia di San Martino delle Scale è un interessante monumento. Fondato nel VI secolo dal Papa Gregorio Magno in una conca deliziosa e distrutto dagli Arabi nell’anno 820, fu riedificato nel XIV secolo. Pregevoli la facciata e il grandioso scalone realizzati da Venanzio Marvuglia. Il soffitto della sala del refettorio vanta un affresco di Pietro Novelli, raffigurante Daniele nella fossa dei leoni. L’abbazia conta inoltre quadri del Borremans e dello Zoppo di Gangi.

FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA SACRA

Il lato sinistro de! duomo è occupato da un grandioso organo a diecimila canne e sei tastiere, uno dei maggiori d’Europa, strumento che ispira il festival internazionale di musica sacra che si tiene ogni anno a novembre nel duomo.

Da ricordare nel mese di settembre il festival organistico di San Martino delle Scale all’interno dell’Abbazia dei Benedettini.

LE FESTE

11 febbraio
Festa di S. Castrense, Patrono di Monreale

13 luglio
Festa della Madonna del Carmine

21 luglio
Festa di San Benedetto da Norcia, San Martino delle Scale

28 luglio
Festa di S. Anna, in Pioppo

4 agosto
Festa di Santa Scolastica, Piano Geli, San Martino delle Scale

15 agosto
Festa SS. Cuore di Gesù, frazione di Grisì

4 settembre
Feste rionali di Santa Rosalia

8 settembre
Festa della Madonna del Rosario, frazione di Villaciambra

8 settembre
Festa della Madonna del Popolo

La gastronomia monrealese

I numerosi locali del centro storico offrono veramente tanto, dalle pizze alla cucina siciliana ai piatti internazionali.

Cascine o fattorie fuori porta sono meta gastronomica per gustare piatti tipici, salsicce genuine, formaggi.

Vasta la scelta anche per dolci e gelati, definiti da molti “i più buoni del mondo”, vanto dei gelatai locali, la cui fantasia arriva a produrne anche fino a settanta gusti diversi. Impareggiabile il pane di Monreale, “esportato” anche a Palermo, cotto a legna, dal sapore e dal profumo inimitabile, dalla forma ad anello, di stella in occasione del Natale.

Negli stessi forni si fanno anche i caratteristici biscotti monrealesi a forma di esse, inventati dalle suore di San Castrense, e i biscotti oblunghi, ripieni di marmellata di cotogne o di cedri canditi e spennellati di zucchero glassato, anch’essi opera delle alacri monache castrensi. 

E, è il caso di dirlo, dulcis in fundo, va citata anche la susina di Monreale, la Sanacore, bionda, profumatissima, delicata. Si può trovare soltanto qui, dove in periodo estivo è venduta anche per le strade e ai bordi dei nostri giardini.

Tra i coltivatori è diffusa l’usanza, alla fine della raccolta del frumento di festeggiare. Così nel forno attiguo alla casa, che ciascun contadino ha costruito nella misura della capacità di cinque pani, si cuociono “sfincioni”, le pizze con cipolle e acciughe, particolarmente fragranti grazie all’uso di legna d’ulivo, ricca di resine profumate.

Il tutto innaffiato con i vini Doc di Monreale.

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