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L'uomo a cui era stata dedicata si
chiamava Mario Dessy, un pioniere delle subacquea palermitana che
nel maggio del 1964 aveva pagato con la vita l'ardimento e il
desiderio di sperimentazione di nuove attrezzature da lui stesso
costruite. Si apprese così dalle figlie di questo sportivo , noto
anche per la sua attività di paracadutista, che a distanza di un
anno dalla sua morte un gruppo di sub palermitani aveva voluto
ricordarlo assieme a quanti altri, assieme a lui, avevano perso la
vita sottacqua depositando sui fondali della Formica quella croce.
La paziente ricostruzione di quell'avvenimento, l'ascolto di tante
affettuose testimonianze, fecero nascere il desiderio di tutti i sub
del Tecnomare di ripetere il gesto commemorativo di 26 anni prima.
In
poco meno di un mese prese corpo la realizzazione di un bassorilievo
in bronzo che ad ottobre dello stesso anno fu sistemato su un
basamento in cemento armato pesante oltre 400 kg. adagiato
preventivamente con l'uso di palloni di sollevamento su un fondale
si appena 13 metri per dar modo a chiunque di poterlo osservare
anche dalla superficie del mare quando le condizioni di limpidezza
dell'acqua lo consentono.
Non si perda questa esperienza unica
lungo tutto il versante della costa palermitana perché in pochi
luoghi come questo, natura e storia si coniugano in modo così
inscindibile e suggestivo.
A tutti quindi un invito a farci un
pensiero e parlando di pensieri non si dimentichi che gli amici di
"SUB Dive Adventure"
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