Abbarbicato sullo propaggine montuosa
occidentale delle Madonie, offre un panorama unico ed
affascinante: dall'Etna alle Isole Eolie, ed uno stupendo
e variopinto paesaggio. Al centro della Sicilia dei Feudi si
affaccia nelle Valli del Torto e dell' Imera che partecipano al
sistema della Valdemone. Fondata nel 1623 da Pietro Celestri su
"licentia populandi" del 1615 ha avuto un rapido ed inaspettato
sviluppo demografico. Dista da Palermo 72 km, da Agrigento
(Valle dei Templi) 70 km, dal mare 25 km e da Cefalù
50 km. Ricca di storia e di cultura, negli ultimi 5 anni, si è
arricchita di essenziali infrastrutture turistiche, di
importanti servizi ed istituzioni culturali, riqualificando il
centro urbano , moderno e vivibile, suggestivo per la sua
limpidezza, per il verde, per la qualità delle scelte
urbanistiche, per l'arredo urbano.
E' l'unico centro in Sicilia che non ha
periferie, oggi arredati giardini. In questi ultimi anni si è
affermata quale importante centro di cultura antropologica in
Sicilia. E' sede del progetto Alia-Trinacria, per gli studi e le
ricerche antropologiche sulle popolazioni siciliane e
mediterranee, coordinato dal prof. Brunetto Chiarelli, ordinario
della cattedra di antropologia dell'Università di Firenze, alla
cui realizzazione concorrono numerose università italiane ed
europee. Nel 1997 ha ospitato il XII Congresso Nazionale degli
Antropologi Italiani. E' sede di musei antropologico ed
etno-antropologico, di parco botanico con finalità didattiche,
di archivio storico che ospita la più interessante e completa
documentazione demografica, di biblioteca, di un centro
documentazione per la legalità.
Il
suo territorio è interessato dalla presenza di significativi
Beni Culturali e da interessanti emergenze archeologiche tra cui
l'originale complesso di architettura rupestre, scavato
dall'uomo nella roccia arenaria rossa nel 5000 a.C., denominato
"Grotte della Gurfa" che si raggiungono percorrendo la SS. Palermo-Catania,
imboccando al km. 184, l'antica regia trazzera della Gurfa. Non
si tratta di grotte naturali ma di un vero e proprio monumento
di architettura rupestre, risalente al 5000 a. C. L'ipogeo delle
Grotte della Gurfa si trova a 5 km circa, a sud-est, dal Centro
abitato. I numerosi ambienti che lo compongono e
l'impressionante e suggestivo vano campaniforme (tolos)
offrono ai visitatori un piacevole ed interessante sensazione di
mistero.
Il trovarsi in un casamento tanto arcano e
misterioso impone una serie di domande di natura costruttiva,
architettonica e religiosa. Il monumento, sembra parlare al
visitatore un linguaggio antico, semplice, enigmatico, segreto.
E' il muto, impenetrabile testimone dell'immobile e travolgente
storia della Sicilia, del movimento dei popoli, delle
visitazioni, dello stratificarsi e negarsi delle Civiltà e delle
Culture, conflittuali, armoniose, creative che nello scorrere
dei millenni si sono amalgamate e hanno dato identità ad un
luogo singolare per la sua umanità e tragicità. Capire i segreti
di un'arcaica costruzione è un'impresa molto ardua. Ancora più
ardua in mancanza di indagini e di scavi scientifici. Non
sorprenda, dunque, se è nell'animo dell'aliese, andare alla
ricerca della propria identità anche attraverso l'arcano mistero
che avvolge le Grotte della Gurfa e l'interesse prioritario che
spinge l'Amministrazione di questa città a realizzare giornate
di studio storico-archeologiche.
E' dotata di Piscina coperta, di Eliporto con
annesso servizio di elisoccorso, di palestre, di antiteatro,
spazi attrezzati per il turismo all'area aperta, di aziende
agrituristiche e di turismo rurale, di Case "Paese Albergo" per
l'ospitalità, di trattorie e pasticcerie che offrono squisiti ed
originali prodotti dolciari e gastronomici a prezzi modesti.
Eccellente la produzione di dolci tipici
locali, dell'artigianato, dei tappeti e dei ricami. Ci troviamo
in un centro agricolo con un fiorente artigianato artistico/dove
si producono manufatti in ferro battuto ed oggetti tradizionali
come i cesti di canna intrecciata. Molto ricercati sono i tipici
"tappeti aliesi" ed i tessuti ricamati a mano. Un settore in via di sviluppo
è infine l'agriturismo. Al fascino misterioso delle "Grotte
della Gurfa" si unisce l'incanto degli scenari naturali; e
questo grazie alla particolare conformazione del territorio.
Siamo nel cuore degli antichi feudi siciliani, in una delle zone
più suggestive dell'isola, dove la terra ricca d'acqua, l'aria
salubre e molte delle strade di campagna sono particolarmente
adatte alle passeggiate a cavallo o in mountain-bike.
Anche le numerose feste dell'anno
costituiscono motivo di richiamo per i visitatori, è tradizione
aliese festeggiare il 19 marzo, dedicato a San Giuseppe, con
"Li Virgineddi". Un tempo, quando la società feudale era
ripartita fra persone molto ricche e persone molto povere, i
ricchi per farsi perdonare dal Santo "il peccato" della
ricchezza o per la "grazia ricevuta" organizzavano pranzi
luculliani per i poveri, soprattutto per i bambini. "Li
Virgineddi", che vestivano di bianco. Oggi, l'uso del pranzo il
giorno di San Giuseppe è praticato da qualche famiglia "per
grazia ricevuta" ma i destinatari non sono più solo i bambini
poveri.
La Settimana Santa, ad esempio, vede
saltuariamente come momento centrale la messa in scena della
Passione di Cristo, meglio nota con il nome di "Martoriu".
Si tratta di un genere molto antico del dramma sacro, al quale
partecipano diverse decine di attori spontanei che recitano in
costume d'epoca. Caratteristica è anche la processione del
Venerdì Santo, con il simulacro dell'Addolorata che accompagna
la vara di Cristo Morto.
La festa patronale della
Madonna delle Grazie si svolge dal 30 giugno al 2
luglio, e poi ritorna in tono minore l'8 settembre. Infine, a
Natale, sotto gli archi, a pochi passi dalla chiesa di
Sant'Anna, viene allestito il presepe vivente, e dinanzi la
Matrice la tradizionale "vampata" e la mostra dell'artigianato e
dei dolci tipici locali con la singolarità della scattata.
Un'altra festa piuttosto sentita è quella
dell'Assunta. Dal 10 al 15 agosto le ragazze, sulla strada,
dinanzi al "crivu" tappezzato di santini ed illuminato da
candele, la sera dopo cena, cantano melodiosi inni sacri e il 15
agosto allestiscono per le strade grandi altari, con grandi "santine
dell'Assunta", rivestiti della migliore biancheria "delle
Vergini" ed adornati con vasi verdi e fioriti. Dinanzi
all'altare cantano per tutta la notte ed un'interminabile catena
di persone scorre giuliva ed ammirata.
Infine, a Natale, sotto gli archi, a
pochi passi dalla chiesa di Sant'Anna, viene allestito il
presepe vivente. Un'altra usanza ancora viva è la "Vampa di
Natale". Sul Sagrato della Matrice vengono allestite
gigantesche cataste di legna, raccolta dai ragazzi nelle
campagne di Alia e "rubata" ai contadini, bruciata allo scoccare
della mezzanotte. Le fiamme si elevano allegramente al ciclo per
15-20 metri, superando il campanile della chiesa. Ufficialmente
erano vampe devozionali ma, in realtà, servivano ad illuminare
la piazzetta della Matrice e o dare un po' di tepore ai fedeli
che all'uscita della chiesa si disponevano attorno alle fiamme
per riscaldarsi.
Pertanto, lo visita turistica di Alia è
d'obbligo anche per il turista frettoloso, tanto è il fascino di
questo paese di montagna, con i suoi suggestivi paesaggi, con le
innumerevoli gradinate, con le sue ripide e tortuose stradine,
dove ogni angolo è caratteristico scenario semplice e tanto
ospitale come lo è l'aliese.
Anche al Turista "buongustaio" Alia offre una
variegata scelta di prodotti semplici ma genuini.
Come "l'arte povera" la gastronomia
locale utilizza prodotti marginali della terra e li organizza
ottenendo risultati di sorprendente raffinatezza nel gusto e
nell'armonia. Vengono, soprattutto, impiegati prodotti
biologici, dalle verdure agli aromi, alla frutta, dalla carne,
al vino, ai formaggi, al castrato, all'agnello, al capretto,
alle salsiccie di maiale, ai dolci.
Specialità dolciarie sono: la "Scattata",
speciale ed unico dolce di mandorle; il "Buccellato",
tipico dolce di Natale; "u panuzzu di San Brasi"; "Li sfingi di
San Giuseppe"; "il cannolo", ripieno di crema di ricotta fresca.
Non sorprenda, dunque, il particolare
interesse che l'Amministrazione aliese rivolge alle risorse del
territorio e, in particolare, al settore agro-alimentare,
agrituristico e folkloristico, al fine di costruire
quell'inscindibile binomio cultura - sviluppo economico,
fondamentale per la crescita di una cittadina. Grazie a forti
spinte culturali e ad un incremento del settore turistico, oggi
Alia è un centro vivibile, visibile, moderno, con servizi
efficienti quali: Ufficio turistico, Eliporto, Eli-soccorso,
ecc. La città di Alia, in questi ultimi anni, è stata coinvolta
in un processo di grandi cambiamenti politici, culturali sociali
per cui oggi può essere considerata un centro dinamico e vitale.
Possiede, infatti, nuove infrastrutture civili e culturali quali
Museo Antropologico, Museo Etno-Antropologico, Parco botanico,
Biblioteca, Archivio storico. Campo scuola di Antropologia. A
tutto ciò si aggiungono le strutture per lo sport per il tempo
libero, quali la Piscina coperta e riscaldata; Discoteca;
Palestra; Struttura poliuso; Campo di calcio e di calcetto.
Campo di basket e di pallavolo; Campi da tennis; Campi da Bocce.
Il comune ha in progetto la realizzazione dell'apertura di una
sezione universitaria per l'insegnamento delle Scienze Naturali,
Biologiche e Antropologiche. Nel quadro di questo rinnovamento
culturale, turistico e sociale si inserisce il progetto di
rilanciare l'immagine della città d'Alia, già meta di gruppi
turistici, desiderosi di conoscere luoghi ed itinerari
naturalistici particolarmente affascinanti.
Fra i quali vanno noverati il monte ed il
bosco di Roxiura ed il bosco dello favore, dove fiorenti sono le
vegetazioni di Querce pistacchi e carrube ed una grande varietà
di piante e di fiori tra i quali primeggiano le orchidee ed i
ciclamini, l'origano ed il mentastro, le felci, la mandragora e
la cicuta. Interessante è la fauna per la presenza della
civetta, del gufo, dei falchi, dell'usignolo, del merlo,
dell'allodola, delle vipere, delle lepri, delle volpi, dei
ricci, del gatto selvatico, dell'istrice, ecc.
Poi vi è "Pizzo Garibaldi" luogo strategico
ed alto 850 metri, definito come luogo salubre per la guarigione
di alcune malattie respiratorie. Un altro luogo caratteristico
che suscita la curiosità del turista è la cosiddetta "Valle
dell'Inferno". Esso offre il magico panorama dell'Etna e delle
isole Eolie, il raccordo ideale delle tre valli di Sicilia,
Valdemone, Val di Mazzara, Val di Noto. Di particolare interesse
è la "zolfara". Si tratta di una zona archeologica, sede
di una necropoli sicana e di una sorgente di acqua sulfurea
utilizzata dalla popolazione locale per i molteplici benefici
effetti terapeutici.
Sull'affluente del Torto, quasi alla foce, a
6 km. dall'abitato, in contrada "Pietre bianche" esiste un
Mulino od Acqua ben conservato e risalente al 1700. Affascinanti
e suggestivi paesaggi si possono ammirare in tutto il territorio
aliese con ricca vegetazione di piante rare. Il nuovo logo del
Comune di Alia è "Alia, Città Giardino". Le sue
periferie, gli ingressi, le strade sono un giardino fiorito e
verdeggiante che rende l'ambiente gradevole e vivibile per una
visita o una vacanza soprattutto nelle stagioni primaverili,
autunnali ed estiva.
Si svolgono diverse manifestazioni
ambientaliste la più significativa di tutte è la Marcia Longa
che ha come tema la "Via del pane" che percorre i luoghi
costituenti l'antico granaio della Sicilia.
* tratto da un opuscolo
turistico della Provincia di Palermo