I Musicisti dell' aria salubre
(testi a cura dell'Amministrazione Comunale
*)
Belmonte Mezzagno posto nella splendida valle
dell'alto Landro, affluente del fiume Eleutero, alle falde del
caratteristico Monte Pizzo Belmonte, conta pochi secoli di vita;
le prime notizie storiche relative ad un originario feudo "casale"
risalgono al secolo XIII. In quell'epoca Belmonte era un feudo di
proprietà di nobili con un casale abitato da contadini, situato
presumibilmente nell'attuale Piazza Martiri d'Ungheria detta "U
Bagghiu". Nel 1500 detto feudo era una baronia della famiglia
Afflitto e rimase tale sino al 1627, quando gli Afflitto ottennero
il titolo di Principi di Belmonte. Alla fine del 1600 subentra nel
possesso del Principato di Belmonte la famiglia Ventimiglia ed è
nel 1752 che Giuseppe Emanuele Ventimiglia, raccogliendo l'eredità
dell'aspirazione degli Afflitto, chiede ed ottiene la licentia
populandi". Il nome "Belmonte Mezzagno" deriva dal latino "Belmons"
al quale, nel 1860, dopo l'unificazione del Regno d'Italia, si
aggiunse "Mezzagno" (nome di origine araba?) per distinguerlo da
altri comuni condomini siciliani.
Belmonte Mezzagno si presenta come una stretta
valle circondata da ogni lato da monti (Pizzo Belmonte -Santa
Caterina - Montagnoli e Monte Bosco); è esposto a scirocco e
ventilato da due vallate: l'uno detta "Beveratoio vecchio"
l'altra "Janzelmo" e si trova in prossimità della località
turistica Gibilrossa, zona di notevole interesse storico,
in quanto vi sostò durante la Campagna dei Mille,
Giuseppe Garibaldi e da dove si può ammirare uno dei panorami
più suggestivi di Palermo.
Il monumento più importante è
rappresentato dalla cattedrale dedicata al S. Crocifisso, Patrono
di Belmonte, fatta costruire nel 1776 dal Principe Giuseppe
Emanuele Ventimiglia; la Chiesa è collocata nella parte superiore
della piazza principale, nel centro del paese.
Artisticamente è da notare il prospetto
imponente, ma equilibralo e una bella e originale scalinata a due
bracci che si rifà ai temi del tardo barocco. All'interno, si
possono ammirare: sull'Altare Maggiore il grande Crocifisso,
donato dallo stesso Principe Ventimiglia, scolpito in legno di
cipresso, che esprime una commovente e composta drammaticità,
nelle pareti laterali i due Altari sui quali si trovano due grandi
tele raffiguranti, Santa Rosalia, l'altra la Sacra
famiglia, attribuite a Pietro Novelli.
Il "Baglio", la "casina" del Principe,
lo stagnone (un tempo utilizzato per la raccolta delle
acque piovane) e i murales , insieme al clima mite e alle
bellezze delle montagne che circondano il centro abitato,
costituiscono interessanti attrattive per i visitatori
L'economia di Belmonte si basa prevalentemente
sull'agricoltura, sulla pastorizia e sull'artigianato;
i prodotti agricoli più rinomati sono: olive, mandorle,
ficodindia e agrumi, notevoli sono anche i prodotti
caseari, rinomati per la loro qualità. Una particolare
importanza per l'economia del paese, assume l'artigianato,
meritano particolare attenzione: la bottega del liutaio
(unica nel suo genere per la fabbricazione di violini e liuti),
quella del fabbro (per la produzione di oggetti in ferro
battuto), del marmista (per la produzione di oggettistica
varia), nonché i ricami a tombolo e i lavori
all'uncinetto a cui si dedica la maggior parte delle donne.
Rinomato in tutta l'isola e non solo è il miele, prodotto
in loco; è presente, infatti, in Belmonte Mezzagno un consistente
allevamento di api. Belmonte Mezzagno è anche terra di
musicisti, infatti, esiste una scuola dì musica permanente
contribuisce enormemente alla crescita culturale del paese; sono
presenti due bande musicali che si esibiscono, durante le
manifestazioni culturali, con le majorettes "Le Verdiane"e "Le
Belmonlesine ".
La principale manifestazione religiosa e
culturale è la festa del SS. Crocifisso, Patrono del paese,
che si festeggia annualmente nella seconda domenica di Settembre a
cura dell'Amministrazione Comunale; assume anche grande richiamo
il tradizionale "Incontro" tra la Beata Vergine ed il
Cristo Risorto che si svolge il giorno di Pasqua, organizzato
dalle Congregazioni religiose, riconosciute dal governo con R.D. e
che, sin dal 1810, sono presenti nella Comunità religiose
belmontese.
Notevole importanza rivestono anche le numerose
Associazioni Culturali e Sportive che con le proprie iniziative
contribuiscono a tenere vivo l'interesse dei giovani di Belmonte
Mezzagno, organizzando mostre di vario tipo nonché manifestazioni
teatrali.
Lo Stagnone è un'antica opera
idraulica sotterranea costruita nel centro storico del paese tra
la via Stagnone e la via Mammana. Fu edificato nel XVIII secolo
per volere del Principe Ventimiglia che incaricò del progetto
Giovanni Battista La Licata, allievo del Marvuglia. I locali,
350 mq di area complessiva, sono oggi a disposizione della
comunità belmontese per l'allestimento di mostre e spettacoli,
in attesa di ospitare il Museo Etnoantropologico dell'Acqua, da
intitolare al giudice Paolo Borsellino.
INFO
Municipio
tel. (+39)091 8738011
Chiesa Madre, piazza Garibaldi
Locale Comunale dello Stagnone Museo dell'Acqua "P.
Borsellino", via Stagnone
Prodotti tipici
Belmonte è rinomato per la sua antica arte casearia.
Formaggi come il pecorino siciliano, il caciocavallo, la
caciotta o il primo sale semplice o pepato, sono preparati
ancora secondo la tradizione e con latte proveniente da animali
che pascolano nella zona.
Non mancate di assaggiare il rarissimo miele
di nespolo, prodotto da apicultori belmontesi solo nella Conca
d'Oro.
La squadra di badminton belmontese, la
"Mediterranea", partecipa al campionato nazionale,
primeggiando in questo sport di origine asiatica, portato in
Europa dagli Inglesi. Si gioca al chiuso, con una racchetta ed
un volano fatto in sughero e piume d'oca. Oltre che in singolo,
si gioca anche in doppio o in squadre di almeno quattro persone.
Gli incontri si disputano la domenica mattina, presso la
palestra dell'Istituto Ventimiglia.
* tratto dall'opuscolo
turistico della Provincia di
Palermo