Luogo di sosta e ristoro
(testi di Nuccio Benanti *)
Bolognetta è facilmente raggiungibile dalla
scorrimento veloce Palermo-Agrigento e dalla strada statale 77. Il
territorio comunale ricade per il 17 per cento nel bacino del
fiume Eleuterio e per l'83 per cento in quello del fiume Milicia.
Anche il paese è situato a cavallo tra le due valli.
Nel cuore del centro storico, caratterizzato
dalla presenza di vecchi fabbricati e magazzini, rivive ogni anno,
il Presepe Vivente, in perfetta assonanza con i luoghi.
Un'esperienza nata per valorizzare la presenza della casa-museo
comunale, dove per l'occasione viene allestita una Natività che
esce dai canoni tradizionali dando dei contenuti antropologici
anche a questo particolare evento. L' "Epifania nella Casa
contadina" è divenuta così un viaggio nel tempo che
ricostruisce con naturalezza le scene della quotidianità domestica
e produttiva del passato, come il "ciclo del pane" e il "ciclo
del vino". Anche il carnevale viene festeggiato con
manifestazioni ricche di significato simbolico: il corteo
mascherato di "lu nannu" seguito dai carri allegorici
costruiti dai gruppi giovanili e alla associazioni locali, viene
alternato a momenti di autentica festa popolare, come le degustazioni all'aperto di salsiccia, pane, vino e sfince;
il tutto ovviamente accompagnato da tarantelle, maschere e
coriandoli.
La festa patronale di Sant' Antonio, si
svolge, in maniera molto tradizionale nel mese di giugno. Le
manifestazioni dell' "Estate Bolognettese" hanno invece inizio a
luglio e si protraggono fino a settembre. Passeggiate ecologiche,
tornei e gare sportive, rappresentazioni teatrali all'aperto,
rassegne musicali e cinematografiche animano tutta l'estate e
vedono la partecipazione numerosa di visitatori dei paesi vicini.
E' questo il periodo in cui nel Comune si registra un notevole
incremento (anche del 100 per cento) della popolazione, dovuto
soprattutto alla presenza dei villeggianti e al ritorno in paese
di numerosi emigrati.
L'odierna Bolognetta sorge nell'antico feudo di
Casaca comprendente le contrade Casachella, Coda di Volpe, Bosco,
Pirainazzo e Roccabianca. Il possedimento venne acquistato il 12
settembre 1600 da Marco Mancino, un ricco mercante genovese che
andava alla ricerca di buoni investimenti. Vie, mulattiere
e "trazzere" attraversavano da ogni angolo il feudo, ma le
principali arterie rimanevano le due strade carrozzabili che,
provenendo da Catania e Agrigento, conducevano a Palermo.
E' proprio in quel crocevia, dove pare esistesse
già un vecchio fabbricato, si sviluppò presto un grande traffico
di uomini e merci. Il fondaco di Santa Maria dell'Ogliastro - ero
questo l'antico nome di Bolognetta - costituiva a quei tempi
l'ultimo luogo di sosta e di ristoro per quanti dall'entroterra
siciliano affluivano a Palermo.
Nella fase iniziale dei primi insediamenti nulla
venne lasciato all'iniziativa spontanea degli abitanti. Su tutto
prevalse la volontà del fondatore che tendeva a razionalizzare ed
economizzare al massimo l'intervento sul territorio.
La costruzione tipica del nuovo insediamento era
a vano unico: umili tuguri col pavimento in terra battuta o "balate"
che, oltre al riparo delle persone, servivano anche per il
ricovero degli animali. Un esempio di ambiente tipico delle prime
abitazioni è la "Casa contadina" , il museo
etnoantropologico acquistato dal Comune nel 1985, aperto ai
visitatori.
Anche oggi il settore trainante dell'economia
locale continua ad essere quello della ristorazione. Un
campo che offre occupazione fissa e stagionale a diverse decine di
famiglie con ben sei ristoranti, distribuiti lungo le principali
arterie di comunicazione, due strutture per la ricezione
alberghiera e numerosi laboratori dolciari che forniscono
quotidianamente anche i paesi vicini. L'altro settore portante è
quello dell'agricoltura. I terreni risultano di fertilità
discreta e vi si praticano prevalentemente colture seminative. Un
sesto della superficie coltivata risulta coperta da oliveti e qualche
frutteto. Il pascolo rimane poco praticato.
In contrada Torretta è possibile visitare alcune
zone ancora incontaminate, con paesaggi caratteristici come la
piccola cascata della Grotta di San Nicola. Molto
significativa è inoltre la presenza della comunità spagnola di
Palma de Gandia, con cui Bolognetta è gemellata dal 1982. Gli
scambi culturali legati al gemellaggio con il paesino valenciano
si sono accentuati nel tempo e oggi sono rafforzati a nuovi patti
di solidarietà e di amicizia.
* tratto dall'opuscolo
turistico della Provincia di
Palermo