
Arte e mare
(testo di Dino Paternostro*)
Capaci è situata alle pendici di monte "Rullo
Rosso", vicino all'autostrada PalermoTrapani-Mazara del Vallo, ed
è quindi facilmente raggiungibile da ogni parte dell'isola. A
pochi chilometri dal paese, inoltre, c'è l'aeroporto "Falcone e
Borsellino''(ex "Punta Raisi"), che costituisce un'ulteriore
condizione che ne facilita i collegamenti nazionali ed
internazionali. La piccola comunità ha storia e beni culturali,
che, opportunamente valorizzati, possono costituire un'altra fonte
di attrazione per i visitatori. Il feudo di Capaci esisteva già
nel 1241, quando Federico II lo concesse a Roberto da Palermo per
i tanti servigi resigli. Nel 1556, per merito di Giliberto
Bologna, divenne Baronia, ottenendo anche la "licentia populandi".
Nacque così Capaci, che, circa 100 anni dopo, regnando Filippo IV,
divenne addirittura Contea.
Esiste più di una tesi sull'origine
del nome "Capaci". La più accreditata lo spiega come derivante dal
latino "caput-capitis aquae", cioè "sorgente d'acqua", poiché c'è
la possibilità di avere acqua "dolce", potabile cioè, vicino al
mare. Da scartare, invece, l'ipotesi che possa derivare dal latino
"capax-capacis", cioè capace di contenere qualcosa ricevuta (nella
fattispecie, il mare). Sembra solo una leggenda, infine, l'altra
tesi, secondo cui il nome Capaci derivi dall'arabo "Cca-paci",
cioè "qui la pace".
Per spiegare in questo modo l'etimo, si
racconta, infatti, che sul vicino isolotto di Isola delle
Femmine, un tempo vi si fossero stabilite tredici ragazze,
scacciate dai loro congiunti per le gravi colpe di cui si erano
macchiate. Vissero lì per sette lunghi anni, fino a quando i loro
parenti le perdonarono. Avendole raggiunte, dopo complicate
ricerche, decisero di stabilirsi sulla terra ferma, sul luogo dove
sorge l'odierno paese, che vollero chiamare, appunto, "Cca paci",
in nome della "pace" familiare ritrovata. Ma si tratta di una
legenda.
Il centro storico di Capaci offre una
architettura monumentale di stile barocco, elegante e
raffinata. Notevole la chiesa Madre , costruita tra il 1741
e il 1743, a pianta ottagonale, alla quale si accede tramite una
bellissima scalinata. Vi si conservano affreschi eseguiti da
Giuseppe Trisca nel 1744. Di notevole interesse sono: la chiesa
di San Rocco, il castello Pilo.
Anche dal punto di
vista archeologico, Capaci offre molto al visitatore. Nel suo
territorio sono state scoperte grotte come quelle delle
contrade Carrubella, S. Rosalia, la Portella
e di pizzo MiIetta, nonché necropoli come quella di contrada Ciachea , che testimoniano le antiche frequentazioni
umane del sito. Lo "stile di Capaci" rappresenta per gli
archeologi "il modo" per classificare modi di vita della parte
occidentale della Sicilia intimamente legati a quelli della parte
orientale. Una sorta di "ponte" culturale Est-Ovest.
(n.d.r.) Tristemente famosa per il luogo ove
sono stati uccisi dalla mafia con un orrendo attentato, la
"strage di Capaci", il giudice Falcone, la moglie Francesca
e la scorta lungo l'autostrada Trapani-Palermo all'altezza
appunto dello svincolo autostradale di Capaci.
* tratto dall'opuscolo
turistico della Provincia di
Palermo