Sul Monte d'Oro resti della città di Paropos
(testo a cura dell'Amministrazione Comunale)
Il paese di Collesano é situato sul versante
settentrionale delle Madonie, ai piedi del massiccio roccioso
della Grotta del Signore. E' raggiungibile percorrendo
l'autostrada Palermo Catania A-19 con uscita Buonfornello, da qui
si imbocca la SS113 fino al bivio di Roccella-Cefalù quindi si
procede per la SP9 per circa 13 km. Le origini del centro abitato
risalgono al periodo Normanno. L'attuale sito si ricollega
storicamente ad altri di origini molto più antiche. Esistono,
infatti, sul vicino monte d'Oro cospicui resti di opere murarie
identificate come ruderi di un centro pre-ellenico.
L'odierno sito dopo scavi compiuti nel 1972, è
stato identificato con "Qal' al as-sirat" ovvero "Rocca della strada",
che è menzionata dal geografo arabo Idrisi nel Libro di Ruggero.
Sotto Adelasia, nipote di Ruggero, Collesano divenne un importante
centro feudale, come tale ha visto succedersi nella propria storia
l'avvicendarsi delle famiglie Cicala, Ventimiglia, Centelles,
Cordona, Aragona, Moncada, Ferrandina.
Sotto i Ventimiglia ebbe grande importanza
politica, le famiglie feudali incoraggiarono le arti liberali
stimolando i primi fermenti culturali, a testimonianza di questo
fervore Collesano divenne sede di un Accademia letteraria nel
'600. In quel periodo iniziò ad essere coltivata l'arte della
ceramica, la produzione delle ceramiche e la lavorazione
tradizionale del cotto è ancora oggi rinomata. Nel corso dei
secoli si è accumulato a Collesano un vasto patrimonio artistico
che, ancora oggi, si conserva negli edifici religiosi; mentre del
castello, gravemente danneggiato dal terremoto del 1693, rimangono
solo pochi ruderi.
Collesano storicamente era divisa in quattro
quartieri, la configurazione urbanistico è stata determinata sia
dalla orografia del luogo, il torrente Mora a nord-est, il
torrente Roccella a ovest, sia dal potere religioso che con
l'ubicazione degli ordini monastici e delle chiese, ha segnato gli
assi viari principali, originando la direttiva di espansione del
paese.
Sia per l'architettura che per le opere d'arte
che custodisce é interessante la basilica minore di S.Pietro,
iniziata intorno al 1520 e consacrata nel 1548. Dell'originaria
architettura oggi si conserva solamente un portale gotico. Nella
parte absidale dell'edificio é stata inglobata l'antica torre di
Guardia, il presbiterio adornato da un ciclo di affreschi,
raffiguranti le storie dei santi Pietro e Paolo, realizzati da
Gaspare Cazzano detto "lo Zoppo di Gangi"; nella navata destra é
da segnalare una tela raffigurante S. Rosalia attribuita alla
scuola di Pietro Novelli, mentre nella navata sinistra una Pietà
di Picchinelli, una tela con la Madonna degli angeli di Gaspare
Bazzano, detto anch'esso Lo Zoppo di Gangi"; nel transetto si
trova un ciborio marmoreo dei Gagini.
Nella chiesa di Santa Maria di Gesù (XVII
sec.) é possibile ammirare la statua della "Madonna col Bambino
"di Carlo D'Aprile e un Crocifisso ligneo di Fra' Umile Pintorno
da Petralia, all'interno del vecchio monastero annesso, si trova
un interessante chiostro secentesco.
Nella chiesa di Santa Maria la vecchia,
ubicata nella parte più antica di Collesano si può, ancora,
ammirare una Vergine di Antonello Gagini.
Oltre alle ceramiche tradizionali, prodotti
di artigianato sono gli intarsi e la lavorazione del legno.
Per la produzione della ceramica degna erede
della tradizione é la famiglia lachetta che da padre in figlio si
tramanda il segreto delle maioliche, la melanzana, la cannata col
segreto, il cetriolo, la ciambella, il monaco, sono tesori di
artigianato immediatamente identificabili grazie alla intensa e
tipica colorazione gialla e verde.
Specialità gastronomiche sono il miele, i
dolci di ricotta, il "Miscufmu", misto di dolciumi, i "cucciddati",
dolci di Natale e i "pizzi cu l'uovo"tipici dolci di Pasqua.
Un piatto tipico é la ghiotta, baccalà con
verdure in agrodolce preparato per S. Giuseppe.
Tra le manifestazioni folcloristiche il
carnevale é animato dalle feste danzanti con l'arrivo delle
maschere da tutto il comprensorio. Vanno ancora ricordate la "Casazza",
la "Cerca". La prima manifestazione é il racconto
drammatizzato della vita di Cristo ispirato alle laudi medievali
che si svolge con periodicità pluriennale, la seconda é il
racconto della via Crucis, si svolge il Venerdì Santo.
Interessanti escursioni sono quelle
all'abbazia di Pedale(XII sec.) a circa 2 km a nord di Collesano,
ai margini del bosco di sugheri di S. Giorgio situato in Zona C
del Parco delle Madonie, da qui é possibile proseguire per S.
Giorgio (comune di Gratteri) Zona B del Parco.
Altri itinerari portano a Monte D'oro (m.808
s.l.m.), l'area archeologica in Zona B del Parco; e a Casale Volpignano
(m.883 s.l.m.), Zona B, raggiungibile dal Bivio Mangiarrati.
* tratto dall'opuscolo
turistico della Provincia di
Palermo