
IL CARNEVALE TERMITANO
a
TERMINI IMERESE
Una tradizione
di cui i termitani vanno orgogliosi è quella del Carnevale,
che si perpetua da oltre 100 anni. Ogni termitano, intatti
«sente» il Carnevale con la stessa intensità di una festa
religiosa e rivendica la maggiore anzianità del proprio
Carnevale rispetto ad analoghe manifestazioni siciliane.
Una
lapide del 1902, posta nel vecchio Ospizio di Mendicità, ricorda
che il Comitato per il Carnevale aveva finanziato la
ristrutturazione dell'ospizio stesso.
Da allora, anno dopo anno,
il «nanno» e la «nanna», tipiche maschere termitane,
hanno sfilato per le strade cittadine, insieme ai carri
allegorici, ai cortei «appiedati», ai gruppi folcloristici, alle
bande musicali.
L'ultimo giorno dì Carnevale, infine, non manca
mai la lettura del «testamento» del «nonno», che
rappresenta l'occasione per ironizzare sui difetti dei «potenti»
della città. I pupazzi, quindi, vengono bruciati, a
simboleggiare una sorta di catarsi della parte cattiva
dell'animo umano, che dopo i bagordi della festa si dispone col
capo chino alla penitenza del mercoledì delle Ceneri.