Punto d'incontro tra culture diverse
(testo di Nuccio Benanti*)
Vicari è un comune situato in prossimità del
bacino del fiume San Leonardo, sulla vetta del ponte Sant'Angelo.
Le case del centro abitato sono state costruite ai piedi del
castello, edificato dal conte Ruggero d'Altavilla nel
1077 e rifondato nel XIV secolo dal barone Manfredi Chiaramonte.
Il fiume San Leonardo, chiamato dagli arabi "Bahr-Al-Sulla",
oggi povero di acque, prima di riversarsi nel tirreno attraversa
un'estesa vallata, la Val di Mazara.
La valle segna il confine naturale tra l'area
settentrionale della provincia palermitana e quella
dell'Agrigentino, costituendo di fatto il punto d'incontro tra la
Sicilia punica ad occidente e quella ellenica ad oriente. Non a
caso nel XII secolo il geografo arabo Idrisi segnalava la rocca di
Vicari come uno dei punti strategici dell'Isola di rilevante
importanza militare. L'edilizia del paese, e in maniera
particolare quella del centro storico, è di un impianto urbano
medievale. L'assetto viario conserva ancora oggi molte delle
caratteristiche proprie dell'urbanistica islamica con un gran
numero di vicoli articolati secondo la natura del terreno. Il nome
del comune, dal latino "Biccaris", ossia "produttori di buoi"
rileva l'antica base dell'economia locale: la zootecnia.
Oggi Vicari è un paese prevalentemente agricolo.
Nel suoi 86 chilometri quadrati di territorio si coltivano
principalmente il mandorlo e l'ulivo, oltre che la vite, il
frumento e l'avena. Altra importante
forma di reddito è rappresentata dall'artigianato, riferito in
particolare all'edilizia, alla lavorazione del ferro e del
legno.
Inoltre negli ultimi anni si è registrato
anche un discreto sviluppo una piccola industria:
nell'insediamento di contrada Piana operano infatti la metalmeccanica Iposa (che produce componenti per auto Fiat) la
zootecnica Zetazoo, I'Ovas forni. Fra i settori in
espansione figura anche l'agriturismo. Vicari ha infatti tutte le
carte in regola per offrire al visitatore una vacanza diversa, a
contatto diretto con la natura e alle riscoperta di ambienti
ricchi di storia e carichi di tradizioni. Vicari è il
comune capofila del patto territoriale valle del Toro
e valle dei Feudi, comprendente 12 centri del circondano.
Quello del Patto è uno strumento che consentirà di muoversi
nell'ambito di un preciso modello di sviluppo, aumentando anche la
capacita di contrattazione nei confronti delle istituzioni
centrali.
In occasione della festa patronale di Santa Rosalia,
il 24 e 25 settembre, si svolge la fiera del bestiame,
la cui principale attrattiva per il
turista è costituita dalle fasi e dai rituali della
contrattazione. Connessi alla settimana Santa ed alla Pasqua a
Vicari, come nel resto della Sicilia, vi è una multiforme varietà
di riti e celebrazioni che attestano la centralità della morte e
Passione di Gesù Cristo come evento di salvezza e redenzione. Nel
contempo, però, tali manifestazioni si arricchiscono di contenuti,
che trascendendo dalla funzione liturgica, mettono in rilievo
tratti etnologici ed antropologici tipici della popolazione locale
I viaggi al Sepolcro e le flagellazioni dei confrati, rappresentano in questo contesto uno dei momenti di maggiore
suggestione.
* tratto dall'opuscolo
turistico della Provincia di
Palermo