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Testi di Valerio Cimino (WWF) - Le Sugherete di Niscemi sono costituite da zone boschive frammentate che si estendono lungo la parte meridionale del territorio del comune di Niscemi fino al confine con il territorio di Caltagirone (CT) ove continuano nel bosco di Santo Pietro.
I boschi del niscemese in passato erano un'unica distesa boschiva originaria ma l'intervento umano ne ha determinato la frammentazione.
La Fauna
Tra gli uccelli ricordiamo il raro Picchio rosso maggiore che scava nel legno alla ricerca di prede, e le varie specie di rapaci che vi svernano o vi nidificano.
Nel bosco vive la Coturnice e nidificano il Pendolino, l'Upupa, la Ghiandaia marina, il Gruccione e la Cannaiola.
L'alterazione dell'ambiente ha portato alla scomparsa dell'Occhione, del Pellegrino e minaccia altre specie.
Tra i rettili ricordiamo il Congilo, il Colubro leopardino dagli splendidi colori ocra, rosso e giallo, nonchè la Vipera comune.
Sono presenti anche le farfalle Limentis reducta, Polissena ed il Bombice della Quercia.
La Flora
L'elemento di maggiore interesse della riserva è la flora caratterizzata dalla Quercia da sughero, dall'Olivo, dal Leccio e dalla macchia sempreverde mediterranea le cui essenze caratteristiche sono l'Oleastro, il Carrubo e la Palma nana. E' presente anche la Quercia spinosa.
Le specie arbustive più comuni sono lo Spartio pungente, il Cisto rosso, il Cisto femmina, la Dittinella o Gnidio dai frutti velenosi, la Rosa di S. Giovanni, il Caprifoglio delle macchie, la Ginestrella comune.
Vi sono anche altre piante tipiche della macchia mediterranea come il Corbezzolo, il Lentisco, lo Spazzaforno dai piccoli fiori bianchi, l'Erica, la Fillirea.
E' presente anche una leguminosa endemica della Sicilia e piuttosto rara: l'Astragalo di Huet, tipico degli ambienti steppici.
Ricordiamo anche alcune orchidee spontanee come la Serapide lingua, l'Ofride gialla, l'Orchide a farfalla, il Limodorum abortivum dal fusto violetto, l'Orchis provincialis.
Il bosco è anche l'unico luogo della provincia dove fiorisce l'Ophrys lunulata, una rara specie endemica siciliana; e l'Ophrys lacaitae che vegeta solo in Sicilia e nell'Italia meridionale tirrenica.
E' presente anche il Cerro, una quercia dalle foglie allungate e caduche.
Nell'ex feudo Arcia e precisamente nella valle Madoni troviamo una delle zone più integre. Negli avvallamenti dove il suolo ha un maggior tasso di umidità sono presenti le specie più igrofile come il Salice bianco, la Coda di Cavallo e la Canna.
In contrada pisciotto troviamo il più grande esemplare di quercia da sughero di questi boschi: è un maestoso esemplare dalla circonferenza di 5,36 metri.
Conclusioni e proposte
Nonostante i vincoli idrogeologici e forestali, che interessano gran parte della superficie, i boschi sono oggi minacciati dall'incuria e, soprattutto, dagli incendi dolosi.
Il pascolo eccessivo sta distruggendo il sottobosco, il taglio abusivo ha sottratto vaste aree verdi alla comunità, nuove strade attraversano il bosco, etc.
La vendita del sughero prodotto dalle querce e l'agriturismo possono avere un ruolo rilevante sull'economia locale solo se si riuscirà a considerare l'ambiente come una risorsa da utilizzare intelligentemente e non da sfruttare in maniera distruttiva.Tavoletta I.G.M. 1:25.000 F272 II NE, II SE-F273 III NO |