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Palermo, 3 - 4 Maggio 2003 

Villa Savona

Via San Lorenzo

Palermo

adottata da:

Scuola Elementare S.Pio X - D.D. S.Lorenzo
Prof. Marchione, Crucillà, Dispenza

 

 

 

Storia della Villa SAVONA

Passata la metà del 1700, specialmente nella Piana dei Colli, aumenta il numero delle residenze con la conseguente trasformazione di tutti i caseggiati disponibili.

Il fine agricolo scompare e le ville si limitano ai pochi ettari necessari per la flora ed il frutteto. Di questa epoca di transizione è appunto la Villa Savona. La Villa si trova presso la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, vicino ad altre ville dello stesso periodo: Casena Grande, Villa Adriana, Villa Verona.

La villa, arricchita da ornati eleganti ed originali, è a pianta rettangolare e si sviluppa su due livelli. Le due terrazze sui corpi bassi hanno un parapetto con balconi a petto d'oca in ferro battuto. Il cornicione è ornato da busti in stucco, una collocazione inconsueta a Palermo, che verrà ripetuta nella Villa Airoldi.

Al piano nobile troviamo la stanza da pranzo, ingrandita alla fine del secolo scorso (da quattro ambienti se ne crea uno soltanto) con le 'Volte" dipinte a "pergolato", le due stanze da letto con le volte a imitazione di stucco con ornati e fiori stile secolo XVIII. Alle spalle della villa si estende un giardino di agrumi, dotato di un complesso sistema di irrigazione.

La passeggiata è protetta da un pergolato che si conclude con un chiosco in ferro battuto, ricostruito nel 1914. Numerosi sedili in pietra offrono angoli contortevol per il riposo.

Villa Savona fu costruita nel 1761 dal marchese Pompeo Vannucci.

Nel 1890 il cavaliere Francesco Pandolfi, in qualità di amministratore dei beni della marchesa Vannucci, dà incarico ad un ingegnere di descrivere lo stato di fatto della villa.

Nel 1896 la villa fu acquistata dal cavaliere Ignazio Savona dal conte Salandra, marito di una Vannucci. Il cavaliere Ignazio Savona negli anni successivi, curò la ristrutturazione del piano nobile della villa, la ricostruzione del chiosco in ferro per il giardino. Nel 1980 vengono eseguiti dei lavori di ristrutturazione dell'ala destra del piano terra. La Villa è ancora di proprietà della famiglia Savona.


LA PIANA DEI COLLI

Intorno alla fine del 1500, l'aristocrazia siciliana, abbandonati i propri feudi, si trasferiva nella capitale e vi costituiva sontuosi palazzi per condurvi una vita sfarzosa. Successivamente, nel '700, costruiva nelle pianure che circondano la Città altre residenze per trascorrervi la villeggiatura.

Questa espansione avvenne in tre direzioni: la campagna di Bagheria, di Mezzo Monreale e la Piana dei Colli.

La Piana dei Colli è delimitata da montagne brulle e grigie: : Monte Pellegrino, Gallo e Billiemi Questi monti, chiamati colli per la loro altezza limitata, diedero il nome alla fertilissima pianura.

Gli aristocratici, annoiati della vita cittadina, all'inizio della primavera percorrevano con le loro sontuose carrozze le "trazzere", strade polverose e disagevoli, per raggiungere le proprie ville e trascorrervi lunghi periodi di villeggiatura insieme ad amici, dame, cavalieri e valletti.
La villa offriva ogni comfort per una vita di divertimenti. Era costituita da una parte principale, la dimora patrizia, formata da un pianterreno e da uno o due piani in perfetta simmetria, e da corpi bassi utilizzati come dipendenze.

Questi erano destinati alle scuderie ed agli alloggi dei lacchè e dalla servitù.
Al centro la corte rettangolare, delimitata da una recinzione muraria nella quale si apriva il cancello di ingresso.
Il Villabianca elenca circa una cinquantina di ville nella Piana dei Colli, indicandole con i nomi dei nobili proprietari dei quel tempo: Villa Niscemi, Villa Boscogrande, Villa Pantelleria, etc.

Nella Piana dei Colli esistevano casene e bagli. Le casene erano le dimore di campagna del proprietario terriero, il baglio era una costruzione destinata ad uso agricolo, costituita da un corpo lineare e da un complesso di corpi bassi con recinzioni murarie. La costruzione era spesso completata da un torrione utile alla difesa di incursioni piratesche dal golfo di Mondello.

Nel '700 numerose casene e bagli furono adattati per la villeggiatura, mentre furono realizzate altre nuove ville.

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