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PANORMUS - MEDICINA POPOLARE

IL VERBASCO !

Il genere "Verbascum" consta di 150 specie, presenti in Europa, Asia, Africa e, poche, in America.

Il nome deriva dal termine latino "barba = barba", per la fitta peluria o lanugine di cui è ricoperta tutta la pianta. 


Fanno parte di questo genere più di 200 specie di erbacee biennali, delle zone mediterranee. Hanno una rosetta basale di foglie da cui si origina il fusto, eretto, semplice o ramificato, con foglie semplici o picciolate e fiori in racemi semplici. Amano il sole e i luoghi asciutti. 

Un tempo i preparati della pianta furono utilizzati rimedio contro la tisi (le foglie fresche del Verbascum phlomoides e Verbascum tapsus). I fiori a tutt'oggi trovano impiego nella preparazione di infusi dalle proprietà pettorali. Tra le specie utilizzate ricordiamo il Verbascum sinuatum L., Verbascum longifolium L, Verbascum thapsus L.

"Ad podagram"
Herba uerbascum contusa atque imposita intra paucas horas dolorem adeo efficaciter sedat, ut etiam ambulare audeat. Hanc compositionem praecipue auctores ,proficere adfirmant.

"contro la gotta"
L'erba Verbasco pestata e posta (in impacco) in poche ore calma con molta  efficacia il dolore così da potere anche camminare. Gli autori affermano che questo metodo in pratica è di grande efficacia.

Descrizione botanica della pianta 

Il Tasso Barbasso o Barabasco o Candela regia (termine usato perché i gambi erano utilizzati, nell'antica Roma, come candele durante i funerali e le cerimonie) o Mignottone o Lingua di bue o Lumino delle streghe (nel Medioevo il Verbasco era associato alle pratiche magiche, e, si diceva, con la sua peluria si facevano gli stoppini per le candele), noto ed usato nell'antica Roma, è una pianta arbustiva biennale, rustica, vellutata, con denso tomento verde-biancastro più o meno giallastro, che raggiunge i 50 - 200 centimetri d'altezza, con radice fittonante, e fusto semplice ed eretto, lanuginoso in tutte le sue parti, per il denso tomento verde-biancastro o giallastro, densamente foglioso. 

Nel primo anno di vita si nota una rosetta di foglie grandi, oblunghe-ovoidali, molli, crenato-dentate, brevemente picciolate o sessili. 
Nel secondo anno, un fusto, semplice, diritto, coperto di foglie lanceolate, sessili o con breve picciolo, nasce dalla rosetta.
Le foglie, larghe, morbide, grigio-verde, tutte crenato-dentate, ripiegate sul fusto sono alterne e disposte a spirale. 

Le inferiori ovali, talora oblunghe, contratte in picciolo, crenato-dentate; le medie e le superiori sessili, più piccole, alla base lungamente decorrenti sul fusto e formanti ali larhghe; le rameali con base cuoriforme. 

I fiori, gialli, dolciastri, subsessili, raggruppati in fascetti, formante una lunga spiga terminale, semplice o ramosa, cilindrica; le brattee sono lanceolato-acuminate. 
Calice a 5 lacinie lanceolate.
La corolla (raramente biancastra) giallo-pallida, pubescente all'esterno, è rotata; lembo cocavo od anche spianato, a 5 lobi rotondati.
Stami dismorfi, superiori bianco-lanosi, sempre barbati, i 2 inferiori glabri, nudi o barbati. Antere glalle; quelle degli stami inferiori inseriti obliquamente.
Il fiore dura un solo giorno, ma è sempre sostituito da elementi nuovi.
Il frutto è una capsula, attenuata in alto, bivalve, setticida, con numerosi piccolissimi semi (dalle proprietà tossiche), rugosi, neri, all'interno.

Habitat 
Bella pianta ornamentale, cresce allo stato selvatico in Europa ed in Asia.
Il Verbasco ama il sole e i suoli ben drenati; cresce bene nelle zone temperate-fredde. 
Fiorisce da maggio a tutta l'estate, nelle discariche, scarpate, terreni abbandonati, secchi, argillosi, soleggiati, incolti, tra le rocce, lungo le strade, i sentieri, di tutta Italia.
Cresce in Europa centrale e meridionale, Inghilterra e Scandinavia compresa, Asia Minore, naturalizzato in America settentrionale.

Tempo balsamico 
I fiori, raccolti in estate, in giornate asciutte, appena sbocciati, vengono essiccati al sole.
Con l'essiccazione i fiori hanno sapore dolciastro e mucillaginoso, simile al miele.
Le foglie (della rosetta si raccolgono anche in altri periodi dell'anno, quali gennaio, ecc., e vengono utilizzate fresche), raccolte in estate (agosto-settembre), quando è terminata la raccolta dei fiori, con giornate asciutte, vengono essiccate al sole o temperatura moderata (25-30°).
Fiori e foglie sensibili alla luce ed all'umidità; imbruniscono perdendo il loro potere, dovuto all'azione di ossidasi, enzimi presenti nella pianta che possono essere eliminati mediante l'azione del vapore acqueo in autoclave (100°) e successivo rapido essiccamento.

Principi attivi 
I fiori contengono mucillagini, saponine, zuccheri, materie grasse, carboidrati, inosite, un glucoside, tracce di olio essenziale-
Nelle foglie sono presenti saponine e mucillagini.

Proprietà
La droga scolorita è da eliminare. 
Poiché la peluria che ricopre la pianta risulta essere irritante per le mucose della bocca, è bene che i ppreparati vengano filtrati con cura con garza a trama fine. 
I fiori hanno proprietà bechiche e sedative (si impiegano nelle bronchiti e nella cura del catarro cronico), pettorali, 
espettoranti, antispasmodiche, calmanti, diaforetiche, emollienti, antinfiammatorie. 
Le foglie sono emollienti, lenitive, antispasmodiche, espettoranti, sedative (blande), cicatrizzanti e risolutive. I semi sono tossici.

Indicazione
Per la sua azione emolliente i preparati di Verbasco risultano utili in qualsiasi tipo di tosse, compresa l'asmatica.

Utile l'impiego dei preparati dei fiori nella cura dei crampi.
I fiori vengono utilizzati nella preparazione di composti utilizzati per schiarire i capelli.
I preparati delle foglie trovano largo impiego, come cataplasma o impacco emolliente, cicatrizzante, risolutivo, lenitivo. 
Per uso topico viene utilizzato in presenza di ascessi (gambe) e nella cura delle emorroidi. 
Utile l'impiego nella cura di bronchite, catarro, dispnea, dissenteria, diarrea, affezioni delle vie urinarie e intestinali. 

Uso 
L'infuso dei fiori è utilizzato per calmare le tossi moleste, la pertosse, la tosse delle bronchiti
Per uso terapeutico si impiegano le corolle e gli stami (asciutti dalla rugiada).
Il sapore del preparato, in cui sono presenti zuccheri, saponine, mucillagini, sa di miele.
Per lavaggio con soluzione borica al 5 % o bollite nel latte, nella cura di foruncoli ed emorroidi.
In decotto nel latte si usano come antidiarroiche; il decotto 5 % viene utilizzato in clistere; antitosse.
Contro le bronchiti si ricorre all'infuso delle foglie 20 gr. in una tazza d'acqua calda, lasciando in infusione 15 minuti; filtrare per telo sottile e berne 3 tazze al giorno).
Come emolliente si utilizza un miscuglio di Altea, Malva, Parietaria, e Verbasco, in parti uguali.
Come già detto, per uso esterno, l'infuso dei fiori risulta utile negli ascessi delle gambe e nelle emorroidi. 
Anche le foglie, per cataplasma, vengono utilizzate come emollienti per le emorroidi.

Decotto per risciacquo schiarente dei capelli
1 cucchiaio di fiori essiccati di Verbasco
2 cucchiai succo di limone
600 ml di acqua.
Bollire l'acqua e versare i fiori lasciando infondere 30 minuti.
Filtrare ed aggiungere il succo di limone.
Utilizzare per risciacquare i capelli dopo lo shampoo. 

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Articolo  pubblicato per gentile concessione dell'autore , Sig. Giovanni Modica.


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