[_borders/top.htm]

Tutti i comuni della provincia di Palermo ? CLICCA QUI

[homebarradx.htm]

Sclafani Bagni: tour cittadino

La Chiesa Madre

Dedicata all'Assunta, come gran parte delle Madrid delle Madonie, è il monumento più importante del paese. Posta in prossimità della cinta urbica e dei resti del castello, in origine cappella palatina dei conti di Sclafani, è stata modificata e ingrandita nel corso dei secoli. Oggetto delle attenzioni del conte Matteo Sclafani, del periodo iniziale conserva un portale ogivale del XIV secolo e una robusta torre campanaria che serra il prospetto principale.

Il suo arredo si caratterizza per la presenza di uno splendido sarcofago greco-romano di età traia-nea con scene baccanali, figure muliebri e virili. Esso, già sepolcro funebre dei signori di Sclafani, proviene dal castello.

Del ricco patrimonio storico-artistico è da citare un prezioso organo a canne del 1615, originariamente fabbricato dal maestro organaro palermitano Antonino La Valle e modificato nei secoli successivi, tra le sculture marmoree si segnalano un notevole San Pietro di ignoto cinquecentesco, vicino alla bottega dei Gagini, e una Madonna con Bambino all'altare maggiore. Tra le tele, la più importante è una interessante Madonna degli Agonizzanti della metà del Seicento di autore ignoto che, pur memore della pittura manieristica siciliana, si apre a influenze novelle-sche. Più attardata è invece una Ultima Cena del polizzano Matteo Sammarco (1632). Da segnalare, infine, un San Rocco, statua lignea dell'inizio del Seicento di scultore locale, numerosi paliotti antealtare sette-ottocenteschi, rari pezzi di argentieri palermitani del '600 e del '700 e la statua settecentesca di cartapesta dell'Ecce Homo, protettore del paese.

La Chiesa di San Giacomo

Certamente esistente nel '500, presenta impianto basilicale a tre navate con prospetto che si affaccia su un'ariosa piazzetta. La chiesa è impreziosita da un portale lapideo, ancora incorniciato da una ricca decorazione marmorea, ove si evidenziano le armi gentilizie di alcuni benefattori locali che lo finanziarono nella seconda metà del Seicento.

L'interno è scompartito da colonne marmoree, dai vistosi capitelli, alzate tra '500 e '600 con materiale lapideo locale da valenti maestranze siciliane.


San Giacomo (foto Comune)

Sia le cappelle principali che le numerose laterali sono caratterizzate da un vistoso apparato decorativo in stucco del XVIII secolo, riportato da alcuni alla scuola serpottiana, che merita di essere restituito all'antico splendore.

Tra gli stucchi del presbiterio rimangono affreschi, riferibili probabilmente a storie di San Giacomo, di delicata mano e di raffinata sensibilità cromatica (Seicento).

La Chiesa di San Filippo

Di antico impianto medievale, già esistente nel '500, anticamente retta dall'omonima confraternita, prospetta su una suggestiva piazzetta che domina la vallata sottostante.

Il bel portale lapideo risale alla metà del '600, così come la facciata principale. All'interno il pezzo più notevole dell'arredo sacro e costituito da una deliziosa varetta della prima metà del Seicento, dovuta a maestranze madonite, che ben rappresenta l'eccellenza dell'arte dell'intaglio ligneo raggiunta nel comprensorio tra il '500 e il 700.

Essa custodisce un interessante gruppo ligneo con il Crocifisso tra la Madonna e San Giovanni Evangelista (probabilmente antecedente) che anticamente veniva portata in processione per le strade del paese. È un esempio di calibrata armonia tra architettura, scultura e decorazione.

Tra le altre statue da segnalare una Santa Lucia (fine '500 e inizio '600) e una ottocentesca Immacolata, dello scultore Pietro Mignosi.

Infine in un angolo della chiesa permangono frammenti di un pavimento maiolicato settecentesco bicromo, a motivi floreali, di probabile fattura collesanese.

La centrale eolica

La centrale eolica di Sclafani è la prima realizzata in Sicilia dalla Erga, società del gruppo Enel. La centrale, in funzione 24 ore su 24, consta attualmente di undici aerogeneratori a tre pale (potenza complessiva pari a 7,26 megawatt). Un aerogeneratore può produrre energia elettrica con la velocità del vento compresa tra 4,5 e 25 metri al secondo. Gli aerogeneratori si mettono in funzione e si orientano automaticamente a seconda della direzione e della velocità del vento. La centrale di Sclafani Bagni sarà in grado di produrre annualmente 43 milioni di kilowattora di energia, pari al consumo domestico di 25.000 famiglie evitando 31.000 tonnellate di anidride carbonica all'anno.

L'ambiente naturale 

Uno dei quindici comuni del parco naturale delle Madonie, Sclafani Bagni si trova nella zona D, cioè nella cosiddetta area di controllo dove si possono praticare diverse attività purché siano compatibili con le finalità del Parco.

Al visitatore che giunge a Sclafani Bagni si presenta un paesaggio parecchio variegato che offre colline e montagne, che diradano ora dolcemente ora con veri e propri dirupi, valli e pendii... e grotte sconosciute. Fanno da cornice al paese da un lato il Bosco di Bomes e il suo lago, la Riserva del Bosco della Favara e gli uliveti di Granza, e dall'altro un'ampia e spettacolare veduta delle cime delle Madonie. Percorrendo con lo sguardo il corso sinuoso e vario del Torrente Salito, fino a Piano Lungo, s'intravede anche il mare. Intatta e incontaminata, regina incontrastata del paesaggio, spadroneggia la Natura con i suoi straordinari colori: dal verde dell'estate al giallo al rosso dell'autunno fino all'aspetto grigiastro in inverno.

Sparsi per monti e colline vegetano biancospini, ginestre, querce, castagni, agrifogli e aceri: sono solo alcuni esempi, perché la zona offre moltissime altre presenze e un intreccio naturale davvero particolare.

[homebarrasx.htm]
[_borders/bottom.htm]