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La Riserva di Capo Gallo

 

L'inaugurazione della della riserva

L'inaugurazione dell'area, estesa 585,83 ettari (dei quali 484,37 costituenti la zona A di riserva e 101,46 la zona B di preriserva) ricade in una data simbolo per la Sicilia: il 18 maggio 1980, infatti, una catena umana lunga 7 km univa San Vito Lo Capo con Castellammare del Golfo, per sensibilizzare le istituzioni sulla costituzione della Riserva naturale dello Zingaro, la prima in Sicilia, inaugurata un anno dopo, nel 1981.

E il capoluogo siciliano con questa Riserva, che si aggiunge a quella di Monte Pellegrino, istituita nel 1996, vanta due riserve naturali all'interno del nucleo cittadino. Grotte impreziosite da graffiti, dalle forme affascinanti e bizzarre, antichi sentieri centenari, specie endemiche rarissime e rocce ricoperte di macchia mediterranea: lecci, carrubi e palme nane, che precipitano sul mare, rendono la riserva un ambiente unico dal fascino irresistibile.

 (foto ©PalermoWeb)

A 24 ANNI DALLA MARCIA DELLO ZINGARO
PALERMO. Taglio del nastro per la Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo.

La riserva di Capo Gallo è inserita nel Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve, approvato con Decreto dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente n. 970/91, ed è gestita dall'Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana, grazie al cui intervento è stata sottratta da uno stato di abbandono in cui versava e resa fruibile al pubblico nel pieno rispetto dell'ambiente e delle caratteristiche originarie del territorio.

"Gli interventi realizzati fino ad oggi all'interno della Riserva di Capo Gallo e nelle altre aree verdi gestite dall'Azienda - ha sottolineato Francesca De Luca dirigente dell'Azienda Foreste Demaniali di Palermo - sono finalizzati ad una totale rinaturalizzazione dell'ambiente e alla possibilità di renderlo fruibile al pubblico. La tutela è importante così come la possibilità da parte dei visitatori di potere vivere appieno gli ambienti naturali e goderne la loro bellezza, nel rispetto dell'ambiente e nell'ottica di una cultura dell'ecosostenibilità".

Si inseriscono in quest'ambito gli interventi selvicolturali per il ripristino della vegetazione esistente, con l'obiettivo di ricostituire la naturalità dell'ambiente e riportarlo alle condizioni originarie, la ripresa dei sentieri o la manutenzione delle strade interne, per rendere l'area fruibile ai visitatori, la ripulitura delle fasce e dei viali parafuoco, la realizzazione di staccionate e muretti a secco, la sistemazione delle recinzioni, le cure colturali o la ricostituzione con interventi naturalistici nelle zone percorse dagli incendi. Tra gli altri interventi messi a punto nella Riserva l'eliminazione di piante estranee al contesto floristico e la loro sostituzione con specie vegetali locali, la ripulitura selettiva del sottobosco e la tutela delle specie endemiche.

"Abbiamo ripreso e sistemato i sentieri esistenti - ha spiegato Antonino Colletti, direttore regionale dell'Azienda Foreste Demaniali - che sono stati corredati anche di tabelle esplicative. Il prossimo passo sarà l'organizzazione di un servizio di guide per l'accompagnamento dei visitatori e l'allestimento di un punto d'accoglienza che fornirà materiale informativo. Spero che la cura e la tutela di quest'area faccia sì che i cittadini apprezzino ancora di più il territorio terrestre di Capo Gallo, che già amano e conoscono soprattutto per il mare".

Altro aspetto fondamentale è l'educazione ambientale. "Il nostro impegno - ha aggiunto Colletti - si indirizza anche nello sviluppo di una cultura ambientale soprattutto nelle nuove generazioni, per sensibilizzarle verso una fruizione consapevole e corretta del verde. Ecco perché abbiamo a cuore le scuole. Coinvolgendo i ragazzi da vicino contribuiremo a renderli adulti più rispettosi dell'ambiente".


IL VERDE FA FESTA A BARCARELLO
TAGLIO DEL NASTRO PER LA RISERVA DI “CAPO GALLO”
di Angela Abbate (addetto stampa)

PALERMO, 18 MAGGIO 2004

Una giornata di festa dedicata all’ambiente per l’inaugurazione della Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo.

Oltre 800 studenti di scuola media inferiore ed istituti superiori dell’intero territorio regionale, e le maggiori associazioni ambientaliste, tra cui WWF, Legambiente, Italia Nostra, rappresentanti delle istituzioni e moltissimi cittadini si sono ritrovati tra i sentieri di Barcarello per festeggiare, a partire dalle 9.30, il taglio del nastro della Riserva che avviene in una data simbolo per la Sicilia: il 18 maggio 1980, infatti, una catena umana lunga 7 km univa San Vito Lo Capo con Castellammare del Golfo, per sensibilizzare le istituzioni sulla costituzione della Riserva naturale dello Zingaro, la prima in Sicilia, inaugurata un anno dopo, nel 1981.

Dopo il taglio ufficiale del nastro e la benedizione, da parte di Padre Michele Giuffrida, alunni, insegnanti e gente comune hanno visitato la Riserva, gestita dall’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana, grazie al cui intervento è stata sottratta dallo stato di abbandono in cui versava e resa fruibile al pubblico nel pieno rispetto dell’ambiente e delle caratteristiche originarie del territorio.

Nell’ambito della giornata, è stata dedicata una stele ai 19 caduti a Nassirya, con gli onori della Fanfara del XII Battaglione dei Carabinieri Sicilia, in forma sommessa perché il Corpo è a lutto a causa della recente scomparsa del Comandante regionale, Gennaro Niglio. In memoria dei caduti sono state piantate, inoltre, 19 piantine di leccio.

L’assessore regionale al Territorio e Ambiente all’ambiente Mario Parlavecchio ha sottolineato che “obiettivo strategico dell’assessorato è quello di costruire nuovi modelli di gestione al fine di mettere in moto un volano che generi conservazione e qualità, ma anche reddito e occupazione, attraverso la valorizzazione delle risorse del patrimonio endogeno con il supporto di sistemi produttivi e l’erogazione dei relativi servizi”.

Marzia Impallara, della III sezione I della scuola media Leonardo Da Vinci, è stata la vincitrice del Concorso “Inventa lo slogan per la tua riserva”, rivolto alle scuole medie inferiori di Palermo, e premiata con una mountain bike. Il suo slogan vincitore “Vieni qua e ti scordi la città” è stato riportato sulle magliette distribuite ai partecipanti alla giornata. Lo scrittore Gaetano Basile ha poi guidato i visitatori attraverso la storia della Riserva, raccontando aneddoti e curiosità sul territorio.

“Gli interventi realizzati fino ad oggi all’interno della Riserva di Capo Gallo e nelle altre aree verdi gestite dall’Azienda – ha sottolineato Francesca De Luca, dirigente dell'Azienda Foreste Demaniali di Palermo – sono finalizzati ad una totale rinaturalizzazione dell’ambiente e alla possibilità di renderlo fruibile al pubblico. La tutela è importante così come la possibilità da parte dei visitatori di potere vivere appieno gli ambienti naturali e goderne la loro bellezza, nel rispetto dell’ambiente e nell’ottica di una cultura dell’ecosostenibilità”.

Nell’ambito dell’inaugurazione è stato realizzato, per gli appassionati di filatelia, un originale annullo postale con il logo della Riserva e la data dell’inaugurazione, stampato su cartoline raffiguranti un’immagine della riserva che era possibile acquistare, dalle 10 alle 15, ad un costo di 1 euro, presso uno sportello delle Poste Italiane allestito in loco.


Una cartolina con annullo delle Poste Italiane del giorno dell'inaugurazione

Uomini a cavallo, abbigliati con abiti d’epoca, hanno ripercorso la storia della Trazzera dei Cavaddari, databile al 1.500, un sentiero nato per esigenze militari riaffiorato durante i lavori di sistemazione della Riserva. Il tracciato veniva percorso dalle guardie a cavallo, i cavaddari appunto, per controllare la zona e avvisare con le borgne (grosse conchiglie che emettevano suoni), o i fani (segnali di fumo) le torri di avvistamento di Malopasso, nei pressi di Capo Gallo, e Sferracavallo. L’allarme, in questo modo, veniva diffuso in tutto l'entroterra per far preparare in tempo l'esercito alla difesa della costa.

“Abbiamo ripreso e sistemato i sentieri esistenti - ha spiegato Antonino Colletti, direttore regionale dell'Azienda Foreste Demaniali – che sono stati corredati anche di tabelle esplicative. Spero che la cura e la tutela di quest’area faccia sì che i cittadini apprezzino ancora di più il territorio terrestre di Capo Gallo, che già amano e conoscono soprattutto per il mare”.

Un’esplosione di colori e gioia, intorno alle 13, quando diverse imbarcazioni a vela, riportanti il logo della Riserva, hanno solcato il mare antistante la Riserva, mentre le scolaresche hanno fatto volare decine di aquiloni, in una sorta di abbraccio figurato con la Riserva dello Zingaro. Ha chiuso la giornata l’esibizione del coro del Centro Paolo Borsellino, diretto da Valentina Casesa e una degustazione di prodotti tipici siciliani in collaborazione con la Soat 104 Monreale.


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