Alimena sorge in una collina dell’entroterra siciliano, fra i fiumi Salso e Imera meridionale, al confine orientale della provincia di Palermo.

Sono queste zone caratteristiche per la presenza di paesaggi solitari, aperti su ampie vallate, per la maggior parte coltivati a cereali.

Le argille gessoso-solfifere e le rocce contenenti salgemma in passato sono state la principale ricchezza dì queste zone. Le prime abitazioni della città vennero edificate per volere di Pietro Alimena nel XV secolo. Ma il centro si estenderà solo successivamente, quando nel 1628 Antonio Alimena otterrà dalla corona spagnola la “licenfia populandi”.

La Chiesa Madre, una fabbrica a tre navate in stile barocco, e la torre di avvistamento sul colle di Sant’ Alfonso vennero edificati durante il XVIII secolo. Tuttavia, recenti scavi archeologici testimoniano la presenza di insediamenti già in epoca arcaica. Inoltre il ritrovamento di ceramiche corinzie attestano la successiva ellenizzazione del sito.

La patrona del paese è Santa Maria Maddalena, la cui festa si celebra per tre giorni, dal 30 agosto al 1 settembre, all’insegna della cultura, dello sport e delle tradizioni religiose con un notevole coinvolgimento popolare, caratteristiche sono ad Alimena le celebrazioni della Settimana Santa.

Il Venerdì Santo ha luogo una solenne processione con il Cristo “morto” e l’Addolorata, alla quale la gente del paese è particolarmente devota. Durante la processione è possibile ascoltare “i lamenti”: sono questi i canti tramandati per via orale dai contadini del luogo e che rievocano i momenti salienti della Passione di Gesù Cristo.

Nel mese di giugno, in occasione della festa liturgica del “Corpus Domini”, vengono organizzate processioni in onore di Gesù Sacramentato. Per otto giorni consecutivi il sacerdote si reca nei vari quartieri del paese, dove i devoti preparano i caratteristici “altarini”, infiorati e addobbati a festa per la benedizione.

testo di Nuccio Benanti tratto dall’opuscolo turistico della Provincia di Palermo

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