Sulla sommità del Monte San Giuliano, a 571 m d’altezza da sempre sorge Erice: il suo nome deriva dal siculo-italico Eryx, che significa “monte”.
Di straordinaria bellezza fu abitata sin dai tempi del Paleolitico Superiore e del Neolitico. La presenza di grotte ne testimoniano la sua antica presenza.
Fu città elima e in seguito sotto l’influenza dei Cartaginesi. Famosa per il suo tempio, famosissimo nell’antichità, dedicato al culto della fertilità e dell’amore. E’ dedicato alla dea Astarte dei Cartaginesi, Afrodite dei Greci e alla Venere Ericina dei Romani. Venne contesa dai Greci per le sue immense ricchezze.
Distrutta durante la prima guerra punica dai Cartaginesi, che ne trasferirono gli abitanti a Drepanon, l’odierna Trapani. Conquistata dai Romani nel 248 a.C. che riportarono all’antico splendore il tempio, dedicandolo alla dea Venere.
Seguì poi le vicende storiche di tutta l’isola: fu bizantina, poi araba, quindi normanna. I Normanni ripopolarono la città, costruendovi il famoso Castello.
Durante il Medio Evo vi furono edificate chiese e conventi, e da allora, tranne qualche palazzo barocco, la roccaforte è rimasta la stessa.
All’interno della cinta muraria, di cui sono rimaste tre porte di epoca medievale, si può ammirare il Duomo, edificato nel Trecento, il Castello e la Chiesa di San Martino ambedue normanne.
La chiesa di San Domenico, oggi sede del Centro scientifico Ettore Majorana, il museo civico, è da visitare insieme a tutto l’incantevole centro storico che ha una struttura tipicamente medievale.
Tanti sono gli itinerari naturalistici che percorrono Monte San Giuliano partendo dal centro storico di Erice. E’ possibile salire ad Erice da Trapani o da Bonagia raggiungendo, dopo un faticoso ma suggestivo cammino attraverso sentieri ben tracciati, lo splendido borgo medievale. Info qui: www.sicilyhiking.it
E’ attiva una comoda funicolare che la collega a Trapani.
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