Il Palazzo Pretorio, centro civico della città che da nome alla piazza omonima ove è sita al centro la suggestiva anch’essa omonima fontana, ha una caratteristica… dal 1470, data di edificazione, ad oggi è il centro di comando della città !
Infatti Palermo godeva fin dal medioevo di una certa autonomia amministrativa e già dal 1320 il Pretore (figura dell’attuale Sindaco) e una corte di Giurati (attuali consiglieri), poi Senatori, amministravano la città anche dal punto di vista giuridico.
E’ l’Aquila marmorea (foto sopra) posta sul portale d’ingresso, con la scritta S.P.Q.P. (Senatus PopulusQue Panormitanus), con rami, foglie e ghiande di quercia e rami, foglie e frutti di alloro, realizzata dallo scultore Salvatore Valenti, il simbolo della città di Palermo, impressa nello stemma di Palermo, in oro su sfondo rosso, da poco rinnovato nella grafica.
Ma sono tutte aquile quelle poste ai quattro angoli del Palazzo Pretorio, realizzate dallo scultore Domenico Costantino, che danno il senso di potere e potenza di questa storica sede. Come poteva non essere quindi meglio conosciuto come Palazzo delle Aquile ?
Aquile ovunque, una in marmo era posta sul fronte accanto alla statua di Santa Rosalia adesso è al museo archeologico Salinas.
Una con tanto di Genio di Palermo posta sopra la lapide che ricorda le imprese di Garibaldi, un’altra all’interno di uno stemma è all’angolo di Via Maqueda lato Quattro canti…
Insomma tante aquile anche tra targhe e decorazioni… tanto potere !
Ma non solo Aquile… ma anche due Sfingi, di egizia memoria, poste nel 1877 di marmo di Billiemi sempre dello scultore Domenico Costantino, all’ingresso della scalinata di accesso alla piazza !