Dal 1624, anno di ritrovamento dei resti sul Monte Pellegrino attribuiti a Rosalia Sinibaldi, la giovane eremita di origini normanne, che si fregiò della sconfitta della peste che devastò il popolo palermitano in quell’ Annus horribilis, è la Santa Patrona di Palermo
E’ per questo che PalermoWeb.com dedica alla Santuzza, come viene chiamata dai palermitani devoti, questa pagina pubblicata oggi 1 gennaio 2021, che possa essere augurale e inizio della fine di questa nuova epidemia che, come quella del 1624, certo con altre condizioni sanitarie rispetto all’epoca, ha costretto il popolo palermitano, siciliano e italiano tutto a soccombere e sopportare.
La redazione si è recata nei giorni scorsi al Santuario, sul Monte Pellegrino, ed ha effettuato questo servizio fotografico che dedica a tutte le vittime passate, presenti e future di questa strage epidemica del nostro secolo.
La sala si presenta sgombera dalle panche, da sempre ivi collocate per partecipare al rito della messa, in conseguenza alle prescrizioni dettate dai DPCM anticovid in atto.
La statua dorata di Santa Rosalia posta sotto un baldacchino è datata 1625 come la lapide marmorea posta in fronte ad essa. La statua fu scolpita da Gregorio Tedeschi su commissione del Senato palermitano, mentre il manto argenteo poi dorato fu posto nel 1748 per un ex voto di nientemeno che Carlo III di Borbone re di Spagna, di Sicilia e di Napoli. Notevole anche il soprastante tabernacolo argenteo con una statuetta reliquaria della Santa posta sull’aquila senatoria. Il bassorilievo “l’incoronazione di Santa Rosalia” del 1636, è riferito al maestro Nunzio La Mattina.
Piccoli gioielli che ogni palermitano dovrebbe conoscere ed apprezzare.
Un appello che facciamo nostro è quello di Papa Francesco più volte pronunciato nel 2020 sul rispetto della natura, dell’ambiente, di tutte le specie vegetali ed animali viventi nella terra, alimentata fortemente da questa profonda devozione per la Santa Vergine Romita palermitana che nella natura è vissuta, affinché l’uomo possa convivere in armonia con essi, dobbiamo sempre ricordare infatti che la natura è più forte di ogni intelligenza terrena e quindi rispettarla deve essere la priorità per un futuro di equilibrio e convivenza in questa straordinaria avventura che è la vita sulla terra.
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Foto di ©Giorgio De Simone (Guida Naturalistica)