La frazione marinara di Aspra

A circa 2 chilometri dal passaggio a livello di Bagheria, si perviene alla località marina di Aspra, la cui costa si estende da Capo Zafferano alla foce del fiume Eleuterio. Il profumo della vegetazione marina si confonde spesso col profumo delle zagare degli agrumeti, e ciò rende l’aria sempre particolarmente odorosa. Durante la stagione balneare Aspra, col suo ridente litorale, è meta di villeggianti e turisti

Spiagge e Scogliere di Aspra

Lungo i circa 4 km di costa è possibile scegliere tra spiagge attrezzate, scogliere e calette da cui ammirare tramonti e paesaggi suggestivi.

Da visitare: Capo Mongerbino, Capo Zafferano, Arco Azzurro e la Chiesa di Maria SS Addolorata dove sono presenti alcuni affreschi giovanili realizzati da Renato Guttuso.

Manifestazioni

Festa in onore di Maria SS Addolorata: si celebra la seconda settimana di settembre con la processione a mare del simulacro realizzato dallo scultore Civiletti (autore di uno dei leoni del teatro massimo di Palermo) con legno di cipresso. Durante la processione la statua di Maria SS Addolorata viene posta sulla prua di un peschereccio d’altura che viene seguito da centinaia di piccole imbarcazioni illuminate da fiaccole. Durante la settimana di festa si svolgono spettacoli, sagre di pesce e giochi, tra cui il famoso gioco dell’ “antinna a mmari” e la corsa delle barche.

SOLUNTO E MONGERBINO
(storici colli del monte Catalfano)

I Fenici, avventurieri e conquistatori, sempre in cerca di nuove terre, attratti dalle bellezze della Trinacria, approdarono ai piedi del Mongerbino al Capo Zafferano; ascesero il monte fino al punto più alto e qui, ammirata la superba bellezza panoramica e la fertilità della terra circostante, decisero di fermarsi per fondare la città di Solunto. Terra ambita e martoriata da varie battaglie, maestra di luminosa civiltà per oltre 20 secoli fu poi ridotta ad un ammasso di macerie, interrate dai venti e dal tempo, forse dai Romani o forse dai Saraceni Dopo anni di scavi sono stati portati alla luce i monumenti di Giove e d’Iride, l’ara dedicata a Poseidone, e poi monete antichissime che raffigurano Ercole che uccide un leone o Nettuno con un ramoscello d’ulivo. Ben conservati sono gli avanzi del Gimnasio, i ricchi pavimenti di mosaici, i vasi di vetro e terracotta di pregevole fattura, i resti del teatro

Una passeggiata su Monte Catalfano, il polmone verde di Bagheria

Grotte marine, zubbi, rare specie faunistiche e floristiche, colori e paesaggi di un angolo di paradiso, Monte Catalfano è un angolo di paradiso incontaminato che diventerà presto parco naturalistico e ospiterà il primo Centro di Educazione Ambientale del Mezzogiorno. Il centro sorgerà nell’area dell’ex discarica comunale.
Qui si svolgeranno una serie di attività didattiche sull’educazione ambientale curate dalla Lipu e dall’Orto Botanico di Palermo. Il centro non è un’iniziativa isolata rientrando all’interno del più grande progetto che prevede la realizzazione di un parco naturalistico di oltre 400 ettari, con aree attrezzate, giochi per bambini e itinerari naturalistici tra i boschi.

Il Monte comprende le tre piccole alture che si ergono a nord della pianura di Bagheria. Diversi gli itinerari da scegliere, tra cui il Sentiero delle grotte di origine marina; l’Itinerario delle grotte a mare ed il Sentiero degli Zubbi.

Durante la passeggiata è possibile ammirare la quercia spinosa (unica nella Sicilia settentrionale), palme nane, il fiordaliso rupestre, le splendide orchidee selvatiche come l’orchis commutata e l’orchis branciforti, presente solo in Sicilia e Sardegna. L’avifauna è quella tipica delle scogliere rocciose siciliane. Qui trovano il loro habitat il falco pellegrino e il passero solitario. La macchia fitta invece, è frequentata dall’occhiocotto mentre quella più rada è preferita dal saltimpalo che troviamo spesso bene in vista sui posatoi. Poche le specie di mammiferi fra cui la volpe, la donnola, il coniglio selvatico, il riccio e l’istrice. Tra i rettili sono presenti il ramarro, la lucertola campestre e il biacco. Gli anfibi sono rappresentati dal rospo comune e dal sempre più raro discoglosso.

Gite escursionistiche su Monte Catalfano sono organizzate dalla sezione CAI e del WWF.

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