Ogni anno, il giorno di Pasqua, a Terrasini si svolge una caratteristica festa in cui i protagonisti principali sono gli “Schetti” cioè gli scapoli del paese.
E’ una prova di destrezza con la quale il giovanotto “u’ schetto” dimostra la sua abilità e la forza fisica in modo da impressionare la ragazza dei suoi sogni ed arrivare a conquistarne il cuore.
Per far ciò egli solleverà un albero di arancio amaro del peso di 50/55 Kg e, mantenendolo alzato ed in equilibrio con una sola mano, lo farà roteare più tempo possibile, dimostrando la sua forza e la sua virilità.
La festa, che non ha origini antichissime, risale dalla seconda metà dell’800 ai primi del ‘900 e richiama le feste primaverili pagane dedicate ad Adone e collega l’inizio dell’equinozio con le ricorrenze pasquali e il trionfo della vita.
E’ la festa della rinascita dove l’albero rappresenta la vegetazione ed è partecipe della natura intera come simbolo della fecondità che si rigenera senza interruzione.
Uguale manifestazione viene richiamata a Villabate con la festa del Bastone di San Giuseppe.
In realtà il rito ha inizio il Sabato mattina antecedente la Pasqua con un colossale banchetto; la “manciata” avviene in aperta campagna, nel luogo stabilito dove avverrà il taglio dell’albero prescelto, che è di proprietà di uno degli “schetti”, a sua volta estratto dalla lista dei partecipanti.
Gli invitati, cittadini e turisti, per l’occasione degusteranno diverse pietanze arrostite alla brace tra cui carne bovina macellata di fresco, castrato e pesce fresco con annaffiatura di un buon vino locale. Il pasto comune richiama la struttura sociale del paese che è legata alle due attività principali del mare e della terra: pesce e carne.
L’albero individuato sarà tagliato nel primo pomeriggio e verrà preparato ed adattato alle esigenze del rituale, fornito di una lunga asta innestata alla base che ne permetterà il sollevamento.
Per raggiungere il peso desiderato gli verranno aggiunti rami ausiliari fra gli altri rami e sarà decorato con striscioni e coccarde, nastrini e “ciancianieddi” (campanelline) e, per completare, dei fazzoletti del mondo contadino di color rosso e dagli “aineddi” piccole caciotte dei produttori locali; così bardato sarà posto su un carretto che in compagnia di altri carretti e dei gruppi folkloristici farà il giro delle vie del paese.
Il giorno di Pasqua nella piazza centrale di Terrasini dinanzi alla Chiesa Madre, dopo la Santa Messa, si assisterà alla benedizione dell’albero ed ad una serie di prove di sollevamento da parte degli “schetti” iscritti alla gara.
E’ nel momento del sollevamento dell’albero sotto il balcone della promessa che la celebrazione della festa degli “Schetti” trova nel rito il suo significato originario in cui l’eros ha un posto centrale.
Nel pomeriggio la piazza accoglierà sia la gara a tempo a cui parteciperanno gli “schetti” e i “maritati“, sia l’esibizione dei gruppi folcloristici presenti. Il tutto festosamente accompagnato dalle gioiose musiche della banda cittadina.