Il sito, che si
trova a 73 km. da Catania, tra i monti Erei e i monti Iblei, occupò
una favorevolissima posizione, infatti l’uomo si insediò nell’area
sin dal periodo Neolitico.
Sulla collina di
Sant’Ippolito si sono scoperte tracce risalenti al 2000 a.C.
pertinenti a una popolazione che aveva rapporti con la regione
Anatolica e l’isola di Cipro.
Nelle contrade La
montagna e La Rocca sono state portate alla luce delle tombe a
grotticella artificiale, di cui molte presentano la classica
copertura a tholos, facenti parte di una necropoli che può
paragonarsi solo a quella di Pantalica e di cui dovrebbe essere
coeva. Al suo interno sono stati rinvenuti reperti ceramici e
bronzei, espressione di una ragguardevole evoluzione stilistica che,
pur mostrando l’influenza del mondo egeo, resta testimone
dell’abilità e dell’autonomia degli artigiani locali.
Questo insediamento
ebbe vita almeno fino al X secolo a.C. e deve essere considerato
come una tappa importante dell’Età del Bronzo siciliana.