I vaccini non proteggono solo i bambini, ma se ben usati possono allungare e migliorare la vita anche degli adulti.
Lo ricorda l’Oms in occasione della Settimana Mondiale dell’Immunizzazione.
“Dai bambini agli anziani l’immunizzazione previene malattie debilitanti, disabilità e morti da malattie prevenibili – ricorda l’Oms – i benefici delle vaccinazioni si stanno estendendo agli adolescenti e agli adulti, e forniscono protezione contro malattie potenzialmente letali come l’influenza, la meningite e alcuni tumori come quello cervicale e quello del fegato”.
In Italia, contrariamente alle vaccinazioni infantili che ci vedono ai primi posti in Europa, per quelle dedicate agli adulti ci sono molte lacune da colmare, ad esempio per quanto riguarda l’influenza, per cui si immunizza circa il 30% degli over 65 che soffrono di malattie croniche, lo pneumococco, che ha percentuali ancora inferiori, o l’Hpv, che ha coperture in alcune regioni molto inferiori a quanto programmato: “I vaccini per cui è più facile indicare i vantaggi ottenibili sono quelli per malattie che prevedono ricoveri ospedalieri e terapie farmacologiche, come quelle dovute a pneumococco ed influenza – commenta Carlo Signorelli, che dirige il gruppo vaccini della Società Italiana di Igiene (Siti), che recentemente ha varato insieme alle federazioni dei pediatri e dei medici di famiglia un ‘calendario vaccinale per la vita’ – uno studio Usa ha dimostrato che la vaccinazione antinfluenzale ha una costo-efficacia inferiore solo all’introduzione delle cinture di sicurezza obbligatorie, mentre quella per lo pneumococco per tutti gli anziani è più efficace in termini di spesa per vite salvate della clorazione dell’acqua potabile”.
fonte: OMS-Ordine Medici Palermo